Storia del festival

Dopo oltre due decenni, la piccola corsa di beneficenza nata nel 1998 è diventata un evento di più giorni che riunisce 15.000 persone, promuove il multiculturalismo e la bontà di cuore e potrebbe presto acquisire lo status di gara di corsa "più musicale" al mondo.

Quando alcune centinaia di persone parteciparono alla prima corsa cittadina Homo si teć nel centro di Fiume, nell’ormai lontano 1998, probabilmente solo un piccolo numero di abitanti avrebbe potuto immaginare che stava nascendo una manifestazione che sarebbe diventata dopo due decenni la più grande corsa su strada nonché l'evento sportivo e ricreativo di maggiore interesse del paese. Homo si teć (Andiamo a correre) è un detto che può sembrare del tutto incomprensibile per qualcuno che non ha familiarità con la specificità del dialetto ciacavo. I cittadini di Fiume e del Quarnero non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni in riguardo.

L’iniziativa di Orlando Rivetti è stata fortemente sostenuta dallo staff del quotidiano locale Novi List e dalla Città di Fiume. L’obiettivo principale nel 1998 era di promuovere lo sport tramite un evento di beneficenza. Oggi, questa manifestazione è cresciuta e propone una decina di gare di corsa con vari livelli di difficoltà che si svolgono nel corso di tre fine settimana e raggruppano oltre 17.000 persone.

Alla gara di corsa partecipano club sportivi, associazioni, famiglie, gruppi di amici e molti cittadini che proprio in Corso vogliono mettersi alla prova e superare i loro primi “chilometri veloci”.


Press

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